> BIO | GUERRITORE Monica
Attrice, drammaturga, regista e produttrice indipendente di attività teatrali e cinematografiche.
Dopo il debutto a 16 anni con Giorgio Strehler al Piccolo teatro di Milano ne Il Giardino dei Ciliegi, ha costruito poi la sua carriera interpretando personaggi intensi tra il teatro, la televisione e il cinema da Lady Macbeth a Madame Bovary, da Carmen a La Lupa. Autrice di La Forza del Cuore (Mondadori, 2010) e Quel che so di lei (Longanesi, 2018). Presidente del Premio Campiello 2014. Nominata nel 2011 Commendatore al Merito della Repubblica per il suo impegno nel campo delle Arti e della Cultura. Ha scritto e diretto per il teatro spettacoli di successo. Da Mariti e mogli di Woody Allen a Qualcosa rimane; da Dall’Inferno all’Infinito a Oriana Fallaci: mi chiedete di parlare. La sua Giovanna d’Arco è da più di due anni in scena in Francia. Il suo ultimo spettacolo è L’anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht. Nastro d’Argento 2022 per Speravo de mori’ prima e Vita da Carlo. Recentemente ha concluso le riprese della seconda stagione della serie tv distribuita da Paramount+ Vita da Carlo con Carlo Verdone, nel ruolo della moglie Sandra e quelle del film Girasoli, opera prima di Catrinel Marlon con Gaia Girace (Lila ne L’amica geniale) prodotto da Masi Film. Una sceneggiatura intensa che narra una vicenda delicata e dolorosa insieme. Guerritore ha voluto contribuire al film, partecipando con una quota produttiva con la sua società LuminaMgr. Il 2024 la vedrà protagonista di Inganno con Giacomo Gianniotti, serie tv in esclusiva Netflix prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios, diretta da Pappi Corsicato. Scritta da Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero e basata sulla serie britannica Gold Digger. Attualmente è impegnata nella preparazione del film Anna, la sua Opera Prima alla regia per il cinema e il primo film in assoluto sulla vita di Anna Magnani.
Al Festival 2023 il suo intervento è stato:
Al Festival 2021 il suo intervento è:
venerdì 10 settembre
ore 19:00 > Piazza Colombo
Donne prigioniere di amori straordinari
Partendo dall’ispirazione di un caso di cronaca nera – il terribile femminicidio della zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giulia Trigona, nel marzo del 1911 – Monica Guerritore ricostruisce l’ultimo frammento di vita della vittima: il lento avanzare lungo il corridoio che la donna percorre per arrivare alla stanza 8 di un albergaccio dove, nel primo pomeriggio di un giorno piovoso di marzo, il suo ex amante l’aspetta, e dove verrà massacrata da 27 coltellate. Le porte socchiuse delle 7 stanze che precedono la numero 8 ospitano i momenti fatali, le fragilità sentimentali che hanno deviato la sua vita e verranno evocati con la passione e il furore che solo i personaggi immaginari che abitano il mondo dei sogni hanno. A dare loro corpo e voce saranno i personaggi da lei interpretati: Marianne di Scene da un Matrimonio, Liubov Andreevna del Giardino dei Ciliegi, La Lupa, la Signorina Giulia, Emma Bovary, Oriana Fallaci-Carmen.
Al Festival 2020 il suo spettacolo è stato:
Dall’Inferno all’Infinito
La potente forza creativa dell’Immaginazione delle pagine di Hillmann e Citati accompagnano e forse spiegano (in parte) la discesa nel nero, nell’intima natura umana, che Dante mette in versi nei canti iniziali dell’Inferno (Divina Commedia); la sua ricerca e il suo incontro con le parti del Sé. Nelle bellissime parole di Wagner, la forza della musica (che accompagna tutta la performance) diventa motore emotivo e precede, accompagna e amplifica il tormento delle passioni amorose (Paolo e Francesca), di abbandono (La Tentazione della Valduga), di ferocia come nel canto del conte Ugolino. Di abissi naturali che portano in scena anche figure materne e paterne: Pasolini, Morante. Tutto rende la ricerca e il racconto interiore e poetico di Maestri lontani tra loro per epoca, un’unica grande anima che racconta le infinite vie della testimonianza del Sé.
Al Festival 2019 i suoi interventi sono stati:
con Elisabetta Canevini
Quel che so di lei
Una donna percorre un lungo corridoio che la porterà nella stanza n 8 di uno squallido albergo dove verrà uccisa dal suo amante. Si chiama Giulia Trigona. Ed è un efferato femminicidio alla quale la donna si consegna. Quel corridoio è la cornice del pensiero. Dalle stanze che vi si affacciano esseri disincarnati sussurrano le loro verità, specchio o eco di un percorso di solitudine, fascinazione e ribellione. Sono i racconti immutabili delle donne che raccontano le donne “che ognuna di noi porta con sé e quando li riconosce il suo cuore ha un sussulto, sono i suoi autentici ricordi (Giovanardi – La luna e i Falò – Cesare Pavese). Quello che ci proporrà Monica Guerritore in questo incontro è un viaggio di ritorno nel paese del riconoscimento. Quelle porte si dovranno chiudere (con dolcezza) su Emma, Carmen, Oriana e le altre (sono 8 archetipi femminili) per inventare racconti nuovi di donne nuove lasciando indietro il pianto e ballando sulla musicalità della vita che trova energia nella leggerezza. E l’amore in una ritrovata dolcezza.
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con Aldo Cazzullo, Fabrizio Roncone, Pietrangelo Buttafuoco
I segreti del potere
Un giallo ambientato a Roma tra qualche anno, tra il Vaticano e i palazzi del potere, dai campi rom alle feste con la cocaina, dalla mafia nigeriana all’empireo del potere. Anticipazioni del romanzo Peccati immortali di Aldo Cazzullo e Fabrizio Roncone. Letture di Monica Guerritore, animatore Pietrangelo Buttafuoco.
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Al Festival 2018 il suo spettacolo, con Paolo Crepet, è stato:
Il Coraggio. Vivere, amare, educare
Un reading-spettacolo sulla più grande emergenza odierna: il coraggio.
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