BIO | SERRI Mirella

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Docente di Letteratura e giornalismo presso l’Università La Sapienza di Roma, collabora a La Stampa, Ttl, Sette del Corriere della Sera, Rai Storia e Rai Cultura. I suoi ultimi libri sono il pluripremiato I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte 1938-1948 (Corbaccio) Premio Nabokov 2007, Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba “Raffaello Brignetti”, Premio Alessandro Tassoni e Premio letterario Ninfa Galatea-Isola dei Ciclopi; I profeti disarmati. 1945-1948 (Corbaccio) premio Pannunzio-Alassio 2008; Un amore partigiano. Storia di Gianna e Neri eroi scomodi della Resistenza (Longanesi), Gli Invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia (Longanesi) Premio di saggistica “Città delle Rose” 2016; Bambini in fuga. I giovanissimi ebrei braccati da nazisti e fondamentalisti islamici e gli eroi italiani che li salvarono (Longanesi); Claretta l’hitleriana. Storia della donna che non morì per amore di Mussolini (Longanesi, 2021) Finalista premio Estense 2022 e Mussolini ha fatto tanto per le donne! Le radici fasciste del maschilismo italiano (Longanesi, 2022).

Al Festival 2023 i suoi interventi sono stati:

Aperitivo con l’autore – Vieni tu giorno nella notte
con Cinzia Leone

16 ottobre 1943: l’esito di due totalitarismi
con Marcello Flores


A Parole e voci sul mare il suo intervento è:
martedì 27 luglio > 21:30 > Terrazza Miramare
Claretta l’hitleriana. Storia della donna che non morì per amore di Mussolini
Presentazione del libro di Mirella Serri Claretta l’hitleriana. Storia della donna che non morì per amore di Mussolini, Longanesi, 2021, dove l’autrice restituisce a Claretta Petacci il vero ruolo politico da lei giocato sullo scenario degli eventi che condussero il leader del partito fascista dalla gloria indiscussa alla sconfitta.

L’evento sarà introdotto da Danco Singer, direttore del Festival della Comunicazione.


Al Festival 2019 il suo intervento è stato:
Gli irriducibili
Un’immersione nel romanzo dei giovani antifascisti italiani all’estero,  da Giorgio Amendola a Enzo e Ada Sereni, che allo scoppio della seconda guerra mondiale, di cui a settembre ricorrono gli ottanta anni, si riunirono in gruppo e misero in gioco le loro vite per combattere il Duce.
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Al Festival 2017 il suo intervento con Antonio Prudenzano è stato:
Le connessioni dimenticate della storia: italiani fascisti e italiani antifascisti, Islam democratico e Islam fondamentalista
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