FESTIVAL della COMUNICAZIONE, CAMOGLI

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Professore di diritto costituzionale  già insegnante presso l’Università di Firenze, la LUISS e la LUMSA di Roma. Presidente del Consiglio italiano per i rifugiati. Membro della camera dei deputati dalla XIV alla  XVI legislatura, Vice Presidente della Commissione affari costituzionali. È stato Presidente della RAI dal 1998 al 2002 e prima Consigliere di amministrazione  per 16 i anni. E’ giornalista pubblicista.

Al Festival 2024 il suo intervento è:

Un professore chiamato presidente tra riforme vere o presunte
con Vincenzo Roppo

Al Festival 2020 il suo intervento con Gherardo Colombo, Vincenzo Roppo, Luca Ubaldeschi è stato:
Il racconto della Legge
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Al Festival 2019 il suo intervento con Vincenzo Roppo è stato:
Chi governa oggi la Rai? Ha ancora senso parlare di servizio pubblico?
La nuova sfida è oggi rappresentata dai nuovi media, dai social e dagli OTT (Over The Top). In questo nuovo scenario i problemi si moltiplicano per tutti, ma soprattutto per i servizi pubblici radiotelevisivi. Hanno ancora senso alcuni principi, come il pluralismo, l’indipendenza, l’autonomia degli operatori, la par condicio o l’equal time? I principi democratici risultano, in questo scenario, potenziati o depressi? Potrebbe considerarsi premonitrice un’affermazione di Umberto Eco, secondo la quale un osservatore del terzo millennio potrebbe chiedersi costernato come mai, per il possesso di questo mezzo (la televisione), si siano scatenate tante lotte e concludere, ugualmente costernato, che gli uomini del nostro secolo non abbiano capito i mass media. (L’Espresso, 1993).
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