BIO | GIRANI Alberto

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Laureato in Scienze Naturali, si occupa di divulgazione ambientale da 45 anni. Fotografo e autore di libri e pubblicazioni di carattere scientifico e geografico, è stato direttore del Parco di Portofino dal 2003, dopo la precedente esperienza di direzione dal 1997 del Parco dell’Aveto. Docente nell’Università di Genova su tematiche di turismo e sostenibilità.

Al Festival 2023 il suo intervento è stato:

Una camminata lunga cento anni, in compagnia dell’astrofisica più ribelle e spettinata della galassia: Margherita Hack
con Federico Taddia


Al Festival 2022 la sua escursione è stata:

CRESCITA LIBERA – L’ANELLO DI FELCIARA
Itinerario alla scoperta della vegetazione e della fauna del Parco di Portofino. Mezza giornata.
Escursione pensata ad hoc per le famiglie, vi parteciperanno il fotografo e scrittore Alberto Girani in qualità di divulgatore ambientale e Gianumberto Accinelli, noto entomologo e scrittore, che trasmette la sua passione per la natura in progetti di econarrazione, tra i suoi ultimi libri: “Dagli animali si impara”, “Mio nonno era una scimmia”.


 

Al Festival 2021 il suo intervento-escursione con Michele Losi è stato:

Alberi Maestri
Una performance itinerante ed esperienziale sul Monte di Portofino alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante, principio e metafora della vita stessa. Guidato da Michele Losi, il pubblico vivrà un’intensa esperienza sonora, poetica e visiva che lo condurrà verso una consapevolezza empatica ed emozionale della straordinaria comunità delle piante e degli alberi, gli esseri viventi più antichi del pianeta. Un viaggio, collettivo e individuale al tempo stesso, attraverso la soglia in cui si incontrano l’universo umano e quello arboreo. La performance è introdotta da Alberto Girani, già direttore del Parco di Portofino.

Appuntamento: alle ore 10.00 e alle ore 16.00 presso Parcheggio di Portofino Vetta (Kulm).
Itinerario: Portofino Kulm – Pietre Strette – Punto panoramico di Castelluccio
Durata: 90 minuti
Difficoltà: escursione facile
Attrezzatura obbligatoria: abbigliamento comodo sportivo, calzature da trekking leggero.
Dotazione personale obbligatoria: mascherina di comunità e gel igienizzante.

Al Festival 2020 il suo intervento con Elisa Palazzi è stato:
Crisi climatica, crisi globale: il ruolo del singolo e quello di tutti
La crisi climatica comporta rischi per l’umanità che sono stati a lungo identificati dagli scienziati, ma sono stati spesso trascurati. Eventi meteorologici più intensi e potenzialmente disastrosi che mettono a rischio territori e vite; carenza idrica a causa della diminuzione delle riserve di neve e ghiaccio; effetti della siccità sulle rese agricole; allagamenti costieri a causa dell’innalzamento del livello medio dei mari; rischi per la salute umana legati ad ondate di calore … sono solo alcuni degli impatti del recente aumento della temperatura globale. La scienza produce costantemente e da anni dati incontrovertibili sullo stato di salute del nostro pianeta ed è unanime nell’affermare che la febbre del pianeta è, almeno dalla metà del XX secolo, riconducibile alle attività umane, prime fra tutte le emissioni di gas climalteranti nell’atmosfera e i cambiamenti nell’uso del suolo. Se l’uomo è all’origine del problema, è anche la chiave per la sua soluzione. Occorrono sforzi di cooperazione globale prima di tutto, per indirizzare la società verso l’uso di fonti energetiche rinnovabili, per promuovere politiche di eliminazione dei sussidi e aumento delle tasse sui combustibili fossili, e puntare sull’economia circolare. Dentro questo quadro globale, tuttavia, anche gli sforzi individuali contano, dalla scelta di una mobilità sostenibile, a quella di una fornitura elettrica da fonti rinnovabili, dall’attenzione allo spreco, al limitare i rifiuti. Ma forse ancora di più serve avere consapevolezza che la crisi climatica esiste, che pur essendo più diluita nel tempo rispetto alle tempistiche di una pandemia, sta già avvenendo dappertutto con effetti amplificati in alcune regioni e per alcune fasce della popolazione. Come per la crisi sanitaria, pur con orizzonti temporali diversi, agire oggi per affrontare la questione climatica seguendo le strade che la scienza delinea permette di prevenire esiti disastrosi domani.
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Al Festival 2019 il suo intervento è stato:
Colazione con l’autore. Parchi naturali, atti di amore e civiltà
Il riconoscimento del valore della natura ha scandito il cammino della specie umana rivelandosi un pilastro delle civiltà più felici ed evolute, una costante delle loro culture. L’aggressione all’ambiente e al paesaggio in Italia sono il manifesto dell’incapacità di disegnare un futuro credibile per la nazione.
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Al Festival 2018 il suo intervento è stato:

Colazione con l’autore: Portofino, il paesaggio futuro
Il paesaggio che verrà è una visione che ci coglie, in particolare di fronte a una veduta conosciuta, ricordando com’era un tempo, o di fronte ad immagini antiche alla ricerca di quello che è rimasto e che è cambiato. A volte, e sono le impressioni più drammatiche, dopo distruzioni, naturali o per lo più umane con il senso di perdita, in particolare in questo periodo storico incapace di prospettare un futuro migliore, un ambiente più accogliente, un rapporto più equilibrato con la natura.

 


Al Festival 2016 il suo intervento è stato:
Parco Portofino 3.0
Il Parco di Portofino sul web, in quindici anni, è passato da una partecipazione quasi “surreale”, finalizzata a stupire per originalità e presunti effetti  speciali ai quali corrispondeva una scarsa usabilità, ad una  presenza che, grazie e attraverso una struttura essenziale, conduce ad una rilevante quantità di informazioni e consente un rapido approccio agli aspetti più richiesti dall’utenza. È lo specchio di una ricerca di comunicazione “multidimensionale” tra il Parco e le persone  finalizzata alla fruizione attiva e consapevole, esperienziale, dei valori che tuteliamo. Un percorso di adesione e presenza al mutamento della società, che si configura come una sfida tra una realtà, il Parco, finalizzata alla “conservazione” e gli strumenti di comunicazione, che con il loro permanente rapido evolversi, rivoluzionano le modalità di percezione della natura.

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Al Festival 2015 il suo intervento è stato:
Lingua Natura
Non solo l’uomo ha codici comunicativi complessi, ma in natura esistono sistemi di comunicazione articolati, diffusi in numerosi contesti e rispondenti a regole, alcune delle quali utilizzate anche dall’uomo stesso.


Al Festival 2014 il suo intervento è stato:
Parco di Portofino: comunicati o scomunicati?
un confronto su come, a chi e con quali tecnologie il comprensorio (Golfo Paradiso e Tigullio) si propone attraverso i valori ambientali e culturali che gli attori pubblici e privati scelgono per affermare la propria idea di territorio.

con Paola Pastine, Marco Preve e Marco Dalpino