BIO | GOSETTI Giorgio

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Giorgio Gosetti è critico, saggista, e giornalista dell’Ansa.

È direttore del Courmayeur Noir in Festival (da lui fondato nel 1991) e Delegato Generale delle Giornate degli Autori alla Mostra di Venezia. Insegna Organizzazione di eventi cinematografici e audiovisivi al corso di Laurea Magistrale del DAMS di Bologna, è membro del direttivo dell’Afic (associazione italiana dei festival di cinema), ha pubblicato saggi su: Marguerite Duras, Luigi Comencini, Alfred Hitchcock, Carlo di Carlo, Allan Dwann Sydney Pollack. Ha diretto il MystFest, Antenna Cinema, la Festa di Roma. È stato vice-direttore della Mostra del Cinema di Venezia e Direttore di Italia Cinema per la promozione all’estero, dal 2011 è main programmer del RIFF (Reykjavik Film Festival).

Al Festival 2014 il suo intervento insieme a Irene Bignardi è stato:
Da Topolino giornalista alla strana coppia Woodward / Bernstein del caso Watergate

Dalla frenetica Rosalind Russell di His Girl Friday a James Stewart di Chiamate Nord 777. Dal cinico cittadino Kane di Welles all’ironico e probo cittadino Clark Gable di Accadde una notte. Dal duro Kirk Douglas de L’asso nella manica alla Hedda Hopper (la vera giornalista) che piange le sue lacrime di coccodrilla sulla sorte dell’impazzita Norma Desmond in Viale del tramonto. Dall’ambiguo Waldo Lydecker di Vertigine al misterioso Locke/Robertson, il reporter antonioniano, il giornalista (e le giornaliste) si sono trovati rappresentati dal cinema, nell’arco di cent’anni e più, come eroi e mascalzoni, profittatori e coraggiosi, corrotti e ambiziosi, mestatori e implacabili persecutori dei disonesti, sentinelle dell’onestà e ambigui motori dell’opinione pubblica. E la categoria professionale dei giornalisti come nessuna ha acceso la fantasia dei cineasti.
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