BIO | QUATTROCIOCCHI Walter

RITRATTO_QUATTROCIOCCHIwalter
Professore di Data Science and Complexity all’Università La Sapienza di Roma

Professore di Informatica alla Sapienza Università di Roma dove dirige il Center for Data Science and Complexity for Society e la sua attività di ricerca si focalizza sulla analisi data-driven dei sistemi complessi. Il suo gruppo di ricerca ha una pagina Facebook in cui le notizie di studi e incontri scientifici appaiono in mezzo a consigli di cucina, con ricette di melanzane alla parmigiana e pasta alla carbonara – un connubio apparentemente bizzarro, ma che molto dice delle nostre reazioni di fronte ai contenuti che ci aspettiamo di trovare in un determinato contenitore. I suoi lavori sulla diffusione delle informazioni sono serviti per informare il Global Risk Report del World Economic Forum e usati da alti enti normativi e istituzionali. Di recente ha fatto parte di diversi tavoli tecnici internazionali e nazionali, tra cui il gruppo di esperti su Hate Speech e coordinatore del gruppo impatto sociale ed economico della Task Force Dati COVID voluta dal Ministero dell’Innovazione.


LEZIONE

Big Data e fenomenologia delle fake news
Esistono le echo chamber eco sui social media? Concentrandoci su come gli utenti Facebook italiani e statunitensi si relazionano a due narrazioni distinte (che coinvolgono teorie del complotto e scienza), troviamo forti evidenze che le echo chamber esistono.Gli utenti tendono a promuovere le loro storie preferite e quindi a formare gruppi polarizzati. Il pregiudizio di conferma domina il processo di diffusione creando così cascate informative all’interno di comunità ben definite. Allo stesso tempo, l’aggregazione di informazioni appositamente selezionate per coerenza narrativa all’interno di quelle comunità rafforza l’esposizione selettiva e la polarizzazione di gruppo. Forniamo prove empiriche che gli utenti tendono ad assimilare solo informazioni che confermano la loro visione del mondo e a ignorare informazioni a contrasto. La pandemia COVID-19 è stata la tempesta perfetta per questo fenomeno e l’OMS ha coniato il termine infodemics per riferirsi alla sovrabbondanza di informazioni. Abbiamo esplorato questi processi durante la fase iniziale delle pandemie scoprendo che informazioni affidabili e discutibili si diffondevano in modo simile. Concludiamo la presentazione mostrando come diverse piattaforme di social media (Facebook, Twitter, Gab e Reddit) suscitano dinamiche di polarizzazione molto diverse.