WORKSHOP Scienze della vita, nanomondo e robotica

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> ore 16.00 > Terrazza della Comunicazione

L’innovazione tecnologica umano-centrica bioispirata
Roberto Cingolani, Direttore Scientifico, Istituto Italiano di Tecnologia
Nel prossimo futuro un numero sempre maggiore di macchine intelligenti entrerà nella nostra quotidianità, creando un ecosistema di tecnologie connesse. La robotica rappresenta l’attuale agone scientifico su cui queste tecnologie stanno prendendo forma e si stanno testando. Accanto a questo lo studio dei nuovi materiali dovrebbe consentirci di avere macchine sempre più performanti ma al tempo stesso con un ridotto – se non assente – impatto sull’ambiente e sulle risorse energetiche.

Il grafene: oggi e nel futuro
Vittorio Pellegrini, Direttore Graphene Labs, Istituto Italiano di Tecnologia
Il grafene è 200 volte più robusto del ferro, 70 volte più leggero del silicio, 20 volte più conduttivo del rame, il più sottile al mondo: è considerato una delle scoperte più importanti degli ultimi anni. Il grafene, da solo o mescolato con altri materiali, è impiegato in numerosi dispositivi tecnologici e prodotti commerciali, dai touch screen dei telefoni alle racchette da tennis, e sta cambiando il panorama tecnologico del futuro.

La medicina del futuro con la microscopia portatile
Alberto Diaspro, Direttore Dipartimento Nanofisica, Istituto Italiano di Tecnologia
Lo sviluppo tecnologico ha permesso alla medicina di osservare il corpo umano nei dettagli dei suoi tessuti, ossa e strutture di base; radiografie, scansioni con TAC, analisi del sangue e lettura del genoma sono stati i passaggi tecnologici rivoluzionari. Nel prossimo futuro, la medicina avrà a disposizione un kit di microscopi portatili che permetterà di osservare le patologie nel loro evolversi, a partire dagli stadi iniziali, intervenendo in modo tempestivo. Il Microscopio ottico, infatti, ha superato i limiti che impedivano di osservare direttamente le molecole all’interno delle cellule che compongono il corpo umano. Ora queste tecnologie si stanno miniaturizzando verso veri e propri Lab on chip. L’era del microscopio 2.0 è già iniziata. L’obiettivo è quello di portarlo direttamente nell’uomo.