> BIO | VERDONE Carlo

RITRATTO_VERDONEcarlo
Regista, attore e sceneggiatore cinematografico. Figlio del critico cinematografico Mario, dopo aver diretto alcuni cortometraggi, nel 1972 si è iscritto al Centro sperimentale di cinematografia dove si è diplomato in regia due anni più tardi. Dopo alcune esperienze come burattinaio e documentarista, si è imposto nel cabaret con lo spettacolo comico Tali e quali, i cui personaggi sono stati riproposti con grande successo nel televisivo Non stop (1979). Nel 1980 Sergio Leone gli ha consentito di esordire nel cinema producendo Un sacco bello, primo riuscito esempio di commedia a episodi in cui già si ritrovano alcuni dei personaggi più popolari del suo ricchissimo repertorio. L’anno successivo, sempre supportato da Leone e dai fidati sceneggiatori Leo Benvenuti e Piero De Bernardi, ha replicato la fortunata formula con Bianco, rosso e Verdone. Nel 1982 Sordi ha sancito con In viaggio con papà, da lui diretto e interpretato, la definitiva consacrazione del suo ‘erede’, mettendo in scena una simbolica ‘affiliazione’. Ha quindi consolidato la sua fama con opere di grande successo come Borotalco (1982) e Acqua e sapone (1983), prima di tornare a recitare accanto a Sordi in Troppo forte (1985). Sempre più amare nel tono, le sue commedie successive hanno evidenziato una progressiva maturazione stilistica, in special modo nel caso di Compagni di scuola (1988), Al lupo, al lupo (1992), Maledetto il giorno che t’ho incontrato (1992) e Perdiamoci di vista (1994). Tornato con Viaggi di nozze (1995) alle fortunate caratterizzazioni a episodi degli esordi, ha proseguito la sua ricerca espressiva con Sono pazzo di Iris Blond (1996). Dopo Gallo cedrone (1998), ha realizzato i corali Ma che colpa abbiamo noi? (2003) e L’amore è eterno finchè dura (2004), opere che hanno evidenziato un pieno equilibrio tra recitazione e direzione di attori.

Al Festival 2023 il suo intervento con Severino Salvemini sarà:

All’insegna della memoria