> BIO | CANTARELLA Eva

RITRATTO_CANTARELLAeva

Laureata in Giurisprudenza nel 1960 presso l’Università di Milano, ha concentrato i suoi studi sulla relazione tra il contesto economico-politico e i sistemi normativi del mondo antico. Fino al 2010 è stata docente di Istituzioni di diritto romano e di Diritto greco presso l’ateneo di Milano, tra i temi privilegiati dalle sue ricerche vi sono anche le discriminazioni di genere e e gli aspetti di vita privata e familiare dell’antichità quali i rapporti parentali, le relazioni amorose e i comportamenti sessuali.  Tra sue ultime pubblicazioni: Gli amori degli altri. Tra cielo e terra, da Zeus a Cesare (La nave di Teseo, 2018), Le donne e la città. Per una storia della condizione femminile (New Press, 2019), Gli inganni di Pandora. L’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica (Feltrinelli, 2019), Sparta e Atene. Autoritarismo e democrazia (Einaudi, 2021).

Al Festival 2021 il suo intervento con Maurizio Bettini è stato:

La memoria delle orecchie. Conoscenza e comunicazione e nella cultura romana
Nella Roma arcaica, ma anche nelle fasi successive della storia romana, la “parola parlata” esercitava un ruolo di straordinaria importanza nella produzione culturale: dalla poesia, al diritto, alla religione. Per lungo tempo a Roma l’esercizio del “conoscere” e quello dell’“ascoltare” furono molto più vicini, l’uno all’altro, di quanto possono essere oggi, in un mondo in cui la comunicazione passa attraverso i caratteri dell’alfabeto e l’incontenibile turbinio di immagini da cui siamo avvolti.
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